Incontro con gli autori del libro “Scoprirsi down”
Il racconto di un incontro formativo
Si riporta qui il resoconto di un’alunna della mattinata formativa organizzata per i ragazzi delle classi 3^E e 3^F dell’indirizzo Socio-sanitario.
Il giorno 1 aprile noi alunni della classe 3F e 3E siamo stati invitati a partecipare a un incontro con Ezio e Alberto Meroni, i due autori del libro “Scoprirsi Down”. L’incontro si è tenuto presso l’ex granaio dell’Istituto Villa Greppi, sede di molti eventi. Alberto è il protagonista del libro, un ragazzo affetto da sindrome di down che ha avuto al suo fianco una famiglia che, nonostante le difficoltà iniziali, è riuscita ad accettarlo, aiutandolo e appoggiandolo sempre nelle sue scelte. Ezio è il padre di Alberto ed è stato lui a tenere l’incontro, raccontandoci l’esperienza di essere genitori di un figlio con disabilità.
Prima dell’incontro, però, ci è stato affidato il compito di leggere il libro e di stilare delle domande che poi avremmo sottoposto a Ezio e ad Alberto, e riscrivere una parte del libro che ci ha particolarmente colpito, cambiano però il punto di vista del narratore.
L’incontro è iniziato alle ore 9 e si è aperto con la presentazione di foto riguardanti la vita di Alberto, dal momento della nascita fino ad oggi, all’età di 25 anni. Le foto venivano commentate del padre di Alberto: per lui, ad esempio, molto significativo è stato l’incontro con il primario della pediatria che gli ha dato la scioccante notizia che suo figlio sarebbe stato affetto da Trisomia 21. Il medico, quando ha riferito la notizia, è stato molto freddo e insensibile, non curandosi delle forti emozioni, anche negative, che avrebbero provato i due genitori, e “incolpandoli” di non aver
effettuato l’amniocentesi per verificare se il figlio sarebbe stato disabile. Ezio ci ha informati che la loro scelta è stata dettata dal fatto che avrebbero accettato il loro figlio in ogni caso.
Un altro importante episodio della vita di Alberto è stato quando, il giorno di Natale, il bambino ha iniziato a camminare,e quello, ci ha raccontato il padre, è stato il più bel regalo ricevuto. Successivamente Ezio ci ha illustrato le tre grandi passioni di Alberto: la pallavolo, il nuoto e la cucina. Il ragazzo ora è uno dei più grandi tifosi della squadra di pallavolo “Vero Volley Monza”.
L’amore per questo sport è nato quando, a seguito di una partita della serie A maschile, un giocatore gli ha offerto i palleggiare con lui. Alberto è pure un campione di nuoto, infatti ha vinto numerose medaglie. Anche questa è una passione che lui coltiva sin da piccolo: il padre ci ha mostrato, tra le altre, una foto di quando suo figlio si stava tuffando da un trampolino all’età di circa 8 anni. Alberto lavora in un ristorante come aiuto cuoco, ma vorrebbe aprire un Bed & Breakfast.
L’incontro si è concluso con la lettura di alcune delle domande da parte degli alunni e con Alberto che dava dei calorosi abbracci a tutti.
Questo incontro mi è stato utile per capire che le persone con disabilità, come Alberto, non devono essere trattate diversamente dagli altri.
Ed ecco alcune immagini dell’incontro…